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In attesa della conferma ufficiale dell'archiviazione del procedimento di valutazione ambientale della Maestrale srl, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo: per ora, il mega impianto di trattamento rifiuti previsto alle porte di Frosinone non sarΓ realizzato.
Questo Γ¨ un importante risultato per la salute, l'ambiente e l'economia, oltre che per la salvaguardia del valore degli immobili.
Tuttavia, nonostante questa vittoria, la battaglia per la tutela del nostro territorio Γ¨ tutt'altro che conclusa.
Nuove minacce emergono per il SIN della Valle del Sacco, rappresentate da un numero crescente di progetti ad alto impatto ambientale, come impianti per la produzione di idrogeno, biogas, cementifici e poli logistici. A questi si aggiungono i numerosi progetti fotovoltaici, giΓ approvati o in via di approvazione, che si stanno moltiplicando coinvolgendo i Comuni di Anagni, Artena, Genazzano, Gavignano, Paliano, Colleferro, Ferentino, Supino, Patrica e Frosinone. L'espansione di tali iniziative che proliferano in una valle giΓ gravemente compromessa da oltre un secolo di inquinamento e mai bonificata, solleva preoccupazioni sulla sostenibilitΓ ambientale e sulla gestione responsabile delle risorse locali.
Ancora una volta, mentre la speculazione sembra guidare questa aggressione al territorio, si ripete lo schema giΓ visto con il biodigestore di Frosinone: cittadini tenuti all'oscuro dei progetti da compiacenti amministrazioni "distratte" e associazioni ambientaliste che pur non partecipando alle conferenze di servizi promuovono progetti insostenibili (vedi il biodigestore di Patrica e il fotovoltaico di Frosinone).
In particolare, nel caso degli impianti fotovoltaici, mentre vengono ignorate le raccomandazioni di ISPRA sui rischi ambientali legati al consumo di suolo e sulla protezione di aree fragili dal punto di vista idrogeologico, si sponsorizzano supposte “tecnologie salvifiche” a priori, pretendendo di influenzare l’opinione pubblica, ignorando le problematiche croniche del territorio rispetto ad inquinamento e stato di salute della popolazione, le incapacitΓ delle amministrazioni di gestire anche la sola caratterizzazione e messa in sicurezza del SIN.
Fortunatamente, altre associazioni e comitati stanno cercando di contrastare questi progetti che minacciano di sommergere la valle. La partecipazione civica, onesta, diffusa, disinteressata Γ¨ essenziale e, come abbiamo giΓ visto, puΓ² portare a risultati positivi.