Il problema del traffico e dell'inquinamento in città non deve trasformarsi in una battaglia tra poveri.
Dipenderà da noi.
È noto che la conformazione orografica della Valle del Sacco rende difficile la dispersione degli inquinanti, ma il traffico non è l’unica, né la principale causa degli sforamenti delle polveri sottili a Frosinone.
Ergo, spostare le auto da una strada all'altra non risolverà il problema.
Inoltre, condurre indagini 'epidemiologiche' limitate a una sola porzione di residenti non fornirà un quadro chiaro dello stato di salute di tutta la cittadinanza.
Creare confusione e incertezza tra i cittadini, fomentando conflitti tra quartieri, impedirà di trovare soluzioni razionali ed efficaci.
È ora che l’Amministrazione comunale agisca con serietà per analizzare e ridurre le cause dell'inquinamento ed informi in modo chiaro la popolazione sugli impatti sulla salute pubblica.
I dati di indagini epidemiologiche esistono già.
È necessario che il Dipartimento Epidemiologico della ASL di Frosinone lanci una campagna informativa estesa e trasparente per far conoscere a tutti i cittadini i risultati del progetto Indaco del Dep Lazio e le possibili misure di mitigazione. Non vorremmo che Frosinone guadagni anche quest’anno, come nel 2023, il triste record di città più inquinata d'Italia.
Non possiamo spianare i Monti Lepini, ma nemmeno possiamo continuare ad ignorare dati allarmanti: sono consultabili qui:
www.progettoindaco.it/indicatori-di-salute/
(va detto che non sono di semplicissima lettura ed abbiamo inoltrato richiesta tramite PEC di seguito allegata).