13/08/24

𝕍𝕒𝕝𝕝𝕖 𝕕𝕖𝕝 𝕊𝕒𝕔𝕔𝕠, 𝕝𝕒 𝕤𝕡𝕖𝕔𝕦𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕚 𝕗𝕖𝕣𝕞𝕒

 đť•Ťđť•’đť•ťđť•ťđť•– đť••đť•–đť•ť 𝕊𝕒𝕔𝕔𝕠, đť•ťđť•’ 𝕤𝕡𝕖𝕔𝕦𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 đť•źđť• đť•ź 𝕤𝕚 đť•—đť•–đť•Łđť•žđť•’

In attesa della conferma ufficiale dell'archiviazione del procedimento di valutazione ambientale della Maestrale srl, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo: per ora, il mega impianto di trattamento rifiuti previsto alle porte di Frosinone non sarĂ  realizzato.
Questo è un importante risultato per la salute, l'ambiente e l'economia, oltre che per la salvaguardia del valore degli immobili.
Tuttavia, nonostante questa vittoria, la battaglia per la tutela del nostro territorio è tutt'altro che conclusa.
Nuove minacce emergono per il SIN della Valle del Sacco, rappresentate da un numero crescente di progetti ad alto impatto ambientale, come impianti per la produzione di idrogeno, biogas, cementifici e poli logistici. A questi si aggiungono i numerosi progetti fotovoltaici, giĂ  approvati o in via di approvazione, che si stanno moltiplicando coinvolgendo i Comuni di Anagni, Artena, Genazzano, Gavignano, Paliano, Colleferro, Ferentino, Supino, Patrica e Frosinone. L'espansione di tali iniziative che proliferano in una valle giĂ  gravemente compromessa da oltre un secolo di inquinamento e mai bonificata, solleva preoccupazioni sulla sostenibilitĂ  ambientale e sulla gestione responsabile delle risorse locali.
Ancora una volta, mentre la speculazione sembra guidare questa aggressione al territorio, si ripete lo schema giĂ  visto con il biodigestore di Frosinone: cittadini tenuti all'oscuro dei progetti da compiacenti amministrazioni "distratte" e associazioni ambientaliste che pur non partecipando alle conferenze di servizi promuovono progetti insostenibili (vedi il biodigestore di Patrica e il fotovoltaico di Frosinone).
In particolare, nel caso degli impianti fotovoltaici, mentre vengono ignorate le raccomandazioni di ISPRA sui rischi ambientali legati al consumo di suolo e sulla protezione di aree fragili dal punto di vista idrogeologico, si sponsorizzano supposte “tecnologie salvifiche” a priori, pretendendo di influenzare l’opinione pubblica, ignorando le problematiche croniche del territorio rispetto ad inquinamento e stato di salute della popolazione, le incapacitĂ  delle amministrazioni di gestire anche la sola caratterizzazione e messa in sicurezza del SIN.
Fortunatamente, altre associazioni e comitati stanno cercando di contrastare questi progetti che minacciano di sommergere la valle. La partecipazione civica, onesta, diffusa, disinteressata è essenziale e, come abbiamo già visto, può portare a risultati positivi.

18/07/24

La Rete Nazionale dei Territori, un laboratorio di resistenza.

La Rete Nazionale dei Territori e le buone pratiche di Maria Grazia Bonfante, un laboratorio di resistenza.

La lunga battaglia contro il biodigestore da realizzare a Frosinone si è conclusa con un esito positivo, che non era affatto scontato. Dopo più di quattro anni, la Conferenza di servizi si è chiusa con l'archiviazione del progetto, dimostrando che avevamo ragione fin dall'inizio e che abbiamo fatto bene a non mollare.

In tutto questo tempo, abbiamo avuto il privilegio di incontrare una vasta rete di realtĂ  organizzate e motivate, che condividevano la nostra opposizione.

Abbiamo sperimentato giorno per giorno gli enormi vantaggi che derivano dall'unione e dalla collaborazione tra territori.

Una punta avanzata di questa nostra esperienza è stata Maria Grazia Bonfante del Coordinamento Nazionale Terre Nostre, che ci ha supportato con costanza e determinazione nelle decisioni più critiche. Con il suo vasto patrimonio di competenze e relazioni sociali ha messo in moto energie vive a disposizione della causa, affinché ciascuna battaglia, compresa la nostra, potesse diventare la battaglia di tutti.

Ma non poteva mancare un monito per il tempo che verrĂ  di affiancare alla lotta l’urgenza di costruire un progetto ed una proposta politica per il recupero e il rilancio della Valle del Sacco.

Con questo post vogliamo esprimerle la nostra gratitudine, nella convinzione che questa vittoria possa essere di sprone e di esempio di buone pratiche da seguire da parte di quei tanti comitati che ogni giorno lottano contro la speculazione e difendono territori, ambiente, salute e future generazioni. Ricordiamo tra gli altri: i comitati di Saliceti, Massa e Carrara, Govone, Maleo, Sospiro, Pozzaglio, Narni, Gualdo Tadino, Casalselce, Premosello, Faenza, Este, Reggio Emilia, Candela, Villapiana, Pozzallo, Cesano di Roma, Agnadello, Montello, Mantova, San Benedetto Po, Viadana, Calcinato, Carpenedolo, Goito.

Un ringraziamento speciale va anche all’amica Donatella Ibba, presidente del Coordinamento Cittadini del Lazio, sempre pronta ad offrirci soluzioni e a sciogliere nodi nelle questioni giuridiche piĂą intricate durante il procedimento, e a Giorgio Libralato di Pontinia Ecologia, un formidabile "granellino che fa inceppare le macchine da guerra".

Mettiamo a disposizione dei comitati, sentinelle vigili del territorio, la lezione che abbiamo appreso nel nostro percorso e che ci sarĂ  ancora molto utile per i tempi bui che ci attendono.

Il coordinamento di:

- Comitato No Biodigestore a Frosinone – Valle del Sacco

- Comitato residenti Colleferro

- Cittadini della Valle del Sacco Sgurgola - Anagni

- Blog Frosinone Bella e Brutta

14/07/24

10 luglio 2024 una data da non dimenticare! CONTRO IL BIODIGESTORE HANNO VINTO I CITTADINI DELLA VALLE DEL SACCO

 


10 luglio 2024 una data da non dimenticare! 

Nel video alcune dichiarazioni di Ina Camilli e Luciano Bracaglia
del Coordinamento dei Comitati


Comunicato del Coordinamento

CONTRO IL BIODIGESTORE HANNO VINTO I CITTADINI DELLA VALLE DEL SACCO

Per i comitati è finita la farsa.

Se fosse una partita di calcio folle di tifosi sarebbero in strada per la straordinaria vittoria riportata oggi dai cittadini della Valle del Sacco nella Conferenza di servizi conclusiva sul progetto per la messa in esercizio di un biodigestore.

Dopo poco piĂą di un’ora la Conferenza si è conclusa con il parere non favorevole e l’archiviazione del procedimento da parte della Regione, che ha negato l'autorizzazione all’esercizio dell’impianto (PAUR) sulla base delle posizioni negative espresse da Amministrazioni, Enti e AutoritĂ  convocate.

L’archiviazione formalmente è stata motivata dalla mancata integrazione della documentazione richiesta alla societĂ , nonostante la sollecitazione della Regione, sui risultati del piano di caratterizzazione, in quanto atto non derogabile, in un'area che ricade nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) da bonificare. Non è stata inoltre presentata dalla Maestrale srl idonea documentazione relativa ad opere tecniche, idrauliche e manufatti di scarico di rilevanza provinciale, a tutela dell’inquinamento idrico.

Alla riunione odierna, come nelle precedenti, siamo stati ammessi come uditori, il che ci ha permesso, in questi quattro anni e mezzo, di presentare osservazioni (puntualmente ignorate) e ben 4 richieste di archiviazione del procedimento. Abbiamo depositato atto di diffida, chiesto il ricorso ai poteri sostitutivi e trasmesso segnalazione all'Anac.

L’iter regionale si è rivelato discutibile in piĂą passaggi, tra omissioni, rinvii e proroghe concesse al proponente, oltre i limiti di legge, per dargli modo di sopperire alle carenze progettuali e documentali.

Oggi prendiamo atto che la richiesta di archiviazione del Coordinamento NO Biodigestori - Valle del Sacco era l’unica decisione da prendere ed ancora una volta abbiamo sottolineato come queste forzature da parte della Regione non abbiano tuttavia coinvolto altre Amministrazioni interessate, che hanno dimostrato correttezza e competenza della propria funzione pubblica, svolta nel rispetto delle procedure.

Resta inoltre agli atti che il Sindaco di Frosinone non ha espresso il parere sanitario obbligatorio, con prescrizioni motivate (ai sensi degli artt. 216 e 217 del Regio Decreto 7 luglio 1934, n. 1265 (Testo unico delle leggi sanitarie, richiamati nel Codice ambientale n. 152/2006 all'art. 29-quater e nella Legge comunitaria del 20 novembre 2017, n. 167).

Peraltro, se il Comune voleva incidere sulla decisione finale, avrebbe potuto approvare la variante urbanistica in base alla Direttiva Seveso, di emanazione europea, per la prevenzione e il controllo dei rischi di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

Oggi non vinciamo solo una battaglia lunga ed estenuante per la difesa della Valle del Sacco e che abbiamo condotto fino alla fine, nonostante la sproporzione delle forze in campo. Abbiamo trovato molti muri di gomma, omertà, ambiguità, connivenze, indifferenza e superficialità, soprattutto nelle forze politiche e sociali del territorio. Abbiamo però ricevuto anche sostegno e fiducia in quanti hanno creduto che la battaglia andasse portata avanti e li ringraziamo per averci incoraggiato.

Questo Coordinamento consegna alla città una vittoria fatta di impegno costante, portato avanti senza mai abbassare la guardia, impegno ignorato anche da chi, apertamente o silenziosamente, è andato in soccorso delle Amministrazioni procedenti anziché dei cittadini.

Nessuna giustificazione per i soggetti coinvolti, che ci sono sembrati muoversi su un palcoscenico con un gioco delle parti per mistificare e confondere i fatti, ma non di teatro si tratta. Siamo nel bel mezzo del SIN Valle del Sacco, condannato a subire da decenni le conseguenze del disastro ambientale, mentre si continua impunemente ad inquinare non solo i suoli, ma anche le matrici di acque e aria.

Per i suoi Amministratori pubblici, la città di Frosinone merita gli inganni e i raggiri di cui è stata oggetto.

C’è molto da ricostruire, soprattutto a livello di cittadinanza attiva, per non lasciare a questa politica di continuare a compromettere il futuro della nostra comunitĂ , che assisterĂ  ad un drastico peggioramento della qualitĂ  della vita, i cui danni sociosanitari ed ambientali emergono da studi di Istituzioni pubbliche, che si preferisce non socializzare troppo.

Ricordiamo che l’impianto era destinato alla produzione di biometano ottenuto dal trattamento anaerobico della frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Frosinone, in Via Antonello da Messina 2, da parte della Maestrale srl.

Il biodigestore sarebbe stato alimentato con 50 mila tonnellate di rifiuti umidi l’anno, estensibili da progetto a 90 mila, trasportati su gomma, un quantitativo dieci volte superiore a quello prodotto dalla cittĂ  di Frosinone, a circa 1 km da Corso Lazio e dell’erigendo ospedale privato.

La societĂ  potrĂ  presentare un nuovo progetto dopo ovviamente che il sito sarĂ  stato messo in sicurezza rispetto alle matrici ambientali oggi compromesse.

Frosinone, 10 Luglio 2024


Il Coordinamento:

-          Comitato NO biodigestore Frosinone - Valle del Sacco

-          Comitato residenti Colleferro

-          Cittadini della Valle del Sacco Sgurgola - Anagni


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Il verbale della Conferenza di Servizi


Verbale dell'ultima Conferenza di Servizio sull'archiviazione del BIODIGESTORE della Maestrale.
Area V.I.A.. Esauriti gli interventi, preso atto dei sopra riportati interventi e di quanto espresso dalle AutoritĂ  intervenute nonchĂ© dei pareri agli atti della conferenza, l’AutoritĂ  procedente per quanto sopra comunicato procederĂ  con l’archiviazione del procedimento e dichiara conclusi i lavori della conferenza di servizi.


La regione Lazio archivia il Progetto per la costruzione e la messa in esercizio di un impianto di produzione di biometano ottenuto dalla digestione anaerobica della frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani”, Comune di Frosinone, localitĂ  Via Antonello da Messina 2 SocietĂ  proponente: MAESTRALE srl

da: https://regionelazio.app.box.com/v/VIA-111-2019/file/1588254472602






Conferenza di Servizi relativa al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 27-bis parte II del D.Lgs. 152/2006 “Progetto per la costruzione e la messa in esercizio di un impianto di produzione di biometano ottenuto dalla digestione anaerobica della frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani”, Comune di Frosinone, localitĂ  Via Antonello da Messina 2 SocietĂ  proponente: MAESTRALE srl
Il Rappresentante Unico della Provincia di Frosinone, richiamate le note prott. n. 11890/2024 del 03/04/2024, n. 12098/2024 del 04/04/2024 e n. 22350/2024 del 27/06/2024, considerato che il rilascio del titolo richiesto alla Provincia di Frosinone ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/03 e ss. mm. ii. è per sua natura condizionato alla valutazione:
- dell’espressione da parte degli Enti Coinvolti alla Conferenza di Servizi di che trattasi, competenti al rilascio di autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati che confluiscono nel procedimento unico di cui all’Allegato 1 del sopracitato Decreto Ministeriale, entro i termini di conclusione della Conferenza dei Servizi stessa;
- dell’espressione di Verifica di Impatto Ambientale;
richiamato il parere della Provincia di Frosinone prot. n. 23749 del 10/07/2024, tenuto conto di quanto rappresentato nella presente seduta della Conferenza di Servizi, di tutte le numerose criticitĂ  ancora in essere nel procedimento di che trattasi e dei pareri espressi e sopra dettagliatamente riportati, la Provincia di Frosinone, stante le proprie competenze in merito all’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e ss.mm.ii., esprime parere non favorevole alla realizzazione ed all’esercizio degli interventi di cui all’oggetto.
Dott. Giovanni Turriziani, Maestrale S.r.l.: Preso atto della nota della Provincia di Frosinone con cui viene prodotto proprio diniego, si contesta la stessa richiamando le motivazioni espresse con la nota del 09/07/2024.
Area V.I.A.. Esauriti gli interventi, preso atto dei sopra riportati interventi e di quanto espresso dalle AutoritĂ  intervenute nonchĂ© dei pareri agli atti della conferenza, l’AutoritĂ  procedente per quanto sopra comunicato procederĂ  con l’archiviazione del procedimento e dichiara conclusi i lavori della conferenza di servizi. (PONTINIA ECOLOGIA E TERRITORIO)

09/07/24

I corsari a Frosinone

 

Oggi, 10 luglio 2024, alle ore 10:30, ci collegheremo online, per seguire la terza Conferenza di servizi decisoria (terza parte) per l’approvazione del biodigestore di Frosinone.

Colpo di scena!

Come era prevedibile, la SocietĂ  proponente dichiara di “non ritenere legittima la richiesta di avvio e/o addirittura conclusione della caratterizzazione del sito (dove sarĂ  localizzato il biodigestore ndr), prima del rilascio del PAUR” e “chiede il differimento della seduta conclusiva della Conferenza di servizi”.

Ora, la Regione Lazio, per ben due volte dopo il 4 aprile, data della precedente seduta, ha ribadito che deve essere completamente ottemperato tale obbligo e che non potrĂ  procrastinarsi la chiusura della Conferenza.

Ad oggi l’attuazione del Piano di caratterizzazione è “rimasta allo stato attuale, senza alcun riscontro da parte della societĂ .”

Non solo, ma la Maestrale srl ha già usufruito di un rinvio e per legge non può richiederne altri e la Regione non può concederglieli.

Sulla nostra contrarietĂ  al biodigestore troverete questi manifesti affissi per tutta la cittĂ .

Il procedimento di approvazione del biodigestore è combattuto e controverso: la veritĂ  puzza, c’è un cattivo odore di mancanza di rispetto delle regole e di favoritismi che sostengono gli interessi del privato con ricadute completamente sfavorevoli per la cittĂ  di Frosinone, che, nel SIN, detiene giĂ  il primato nazionale per essere la cittĂ  piĂą inquinata d’Italia.

Noi del Comitato No Biodigestori a Frosinone - Valle del Sacco, saremo presenti alla seduta.


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10 luglio 2024 una data da non dimenticare!


CONTRO IL BIODIGESTORE VINCONO I CITTADINI DELLA VALLE DEL SACCO

Per i comitati è finita la farsa

Se fosse una partita di calcio folle di tifosi sarebbero in strada per la straordinaria vittoria riportata oggi dai cittadini della Valle del Sacco nella Conferenza di servizi conclusiva sul progetto per la messa in esercizio di un biodigestore.

Dopo poco piĂą di un’ora la Conferenza si è conclusa con il parere non favorevole e l’archiviazione del procedimento da parte della Regione, che ha negato l'autorizzazione all’esercizio dell’impianto (PAUR) sulla base delle posizioni negative espresse da Amministrazioni, Enti e AutoritĂ  convocate.

L’archiviazione formalmente è stata motivata dalla mancata integrazione della documentazione richiesta alla societĂ , nonostante la sollecitazione della Regione, sui risultati del piano di caratterizzazione, in quanto atto non derogabile, in un'area che ricade nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) da bonificare. Non è stata inoltre presentata dalla Maestrale srl idonea documentazione relativa ad opere tecniche, idrauliche e manufatti di scarico di rilevanza provinciale, a tutela dell’inquinamento idrico.

Alla riunione odierna, come nelle precedenti, siamo stati ammessi come uditori, il che ci ha permesso, in questi quattro anni e mezzo, di presentare osservazioni (puntualmente ignorate) e ben 4 richieste di archiviazione del procedimento. Abbiamo depositato atto di diffida, chiesto il ricorso ai poteri sostitutivi e trasmesso segnalazione all'Anac.

L’iter regionale si è rivelato discutibile in piĂą passaggi, tra omissioni, rinvii e proroghe concesse al proponente, oltre i limiti di legge, per dargli modo di sopperire alle carenze progettuali e documentali.

Oggi prendiamo atto che la richiesta di archiviazione del Coordinamento NO Biodigestori - Valle del Sacco era l’unica decisione da prendere ed ancora una volta abbiamo sottolineato come queste forzature da parte della Regione non abbiano tuttavia coinvolto altre Amministrazioni interessate, che hanno dimostrato correttezza e competenza della propria funzione pubblica, svolta nel rispetto delle procedure.

Resta inoltre agli atti che il Sindaco di Frosinone non ha espresso il parere sanitario obbligatorio, con prescrizioni motivate (ai sensi degli artt. 216 e 217 del Regio Decreto 7 luglio 1934, n. 1265 (Testo unico delle leggi sanitarie, richiamati nel Codice ambientale n. 152/2006 all'art. 29-quater e nella Legge comunitaria del 20 novembre 2017, n. 167).

Peraltro, se il Comune voleva incidere sulla decisione finale, avrebbe potuto approvare la variante urbanistica in base alla Direttiva Seveso, di emanazione europea, per la prevenzione e il controllo dei rischi di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

Oggi non vinciamo solo una battaglia lunga ed estenuante per la difesa della Valle del Sacco e che abbiamo condotto fino alla fine, nonostante la sproporzione delle forze in campo. Abbiamo trovato molti muri di gomma, omertà, ambiguità, connivenze, indifferenza e superficialità, soprattutto nelle forze politiche e sociali del territorio. Abbiamo però ricevuto anche sostegno e fiducia in quanti hanno creduto che la battaglia andasse portata avanti e li ringraziamo per averci incoraggiato.

Questo Coordinamento consegna alla città una vittoria fatta di impegno costante, portato avanti senza mai abbassare la guardia, impegno ignorato anche da chi, apertamente o silenziosamente, è andato in soccorso delle Amministrazioni procedenti anziché dei cittadini.

Nessuna giustificazione per i soggetti coinvolti, che ci sono sembrati muoversi su un palcoscenico con un gioco delle parti per mistificare e confondere i fatti, ma non di teatro si tratta. Siamo nel bel mezzo del SIN Valle del Sacco, condannato a subire da decenni le conseguenze del disastro ambientale, mentre si continua impunemente ad inquinare non solo i suoli, ma anche le matrici di acque e aria.

Per i suoi Amministratori pubblici, la città di Frosinone merita gli inganni e i raggiri di cui è stata oggetto.

C’è molto da ricostruire, soprattutto a livello di cittadinanza attiva, per non lasciare a questa politica di continuare a compromettere il futuro della nostra comunitĂ , che assisterĂ  ad un drastico peggioramento della qualitĂ  della vita, i cui danni sociosanitari ed ambientali emergono da studi di Istituzioni pubbliche, che si preferisce non socializzare troppo.

Ricordiamo che l’impianto era destinato alla produzione di biometano ottenuto dal trattamento anaerobico della frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Frosinone, in Via Antonello da Messina 2, da parte della Maestrale srl.

Il biodigestore sarebbe stato alimentato con 50 mila tonnellate di rifiuti umidi l’anno, estensibili da progetto a 90 mila, trasportati su gomma, un quantitativo dieci volte superiore a quello prodotto dalla cittĂ  di Frosinone, a circa 1 km da Corso Lazio e dell’erigendo ospedale privato.

La societĂ  potrĂ  presentare un nuovo progetto dopo ovviamente che il sito sarĂ  stato messo in sicurezza rispetto alle matrici ambientali oggi compromesse.

 

Frosinone, 10 Luglio 2024

 

Il Coordinamento:

-          Comitato NO biodigestore Frosinone - Valle del Sacco

-          Comitato residenti Colleferro

-          Cittadini della Valle del Sacco Sgurgola - Anagni


(CONTINUA: 10 luglio 2024 una data da non dimenticare! CONTRO IL BIODIGESTORE HANNO VINTO I CITTADINI DELLA VALLE DEL SACCO




04/07/24

Autorizzazione del biodigestore di Frosinone

Autorizzazione del biodigestore di Frosinone, in via A. da Messina 2: siamo ai titoli di coda

 

Mentre a Palazzo Munari la politica cittadina si diverte con i suoi intramontabili giochi di potere, la Regione Lazio ha deciso (anche questa volta con avviso a tempo scaduto) che il prossimo 10 luglio si terrĂ  la terza seduta della terza Conferenza di servizi decisoria. Sì, quella stessa conferenza che, iniziata nell’era preistorica del 22 gennaio 2022, ancora non si è conclusa. Chi l’avrebbe mai detto?

Tempi decisamente insoliti, questi concessi dall’area VIA della Regione Lazio al proponente per colmare le sue vistose lacune documentali e progettuali. E pensare che gli elementi per archiviare tutto quanto ci sarebbero stati eccome! Ma no, meglio tenerci tutti col fiato sospeso e tirarla avanti per 4 anni e mezzo con un risultato scontato fin dall’inizio.

E non finisce qui!
Pare che, oltre la richiesta di archiviazione, l’amministrazione cittadina abbia anche perso di vista la mancata attuazione del Piano di Caratterizzazione da parte del proponente, una mancanza che persino la Regione Lazio ha sottolineato. E chi dovrebbe vigilare su tutto ciò? Ma il Sindaco, ovviamente! E chi altro, in qualitĂ  di massima autoritĂ  sanitaria del territorio e interlocutore con il Ministero dell’Ambiente? 

Ma le distrazioni non finiscono mai! L’amministrazione è riuscita a "dimenticare" che a meno di 1.000 metri dall’area destinata all’impianto di biodigestione il 04/08/2023 è stata assegnata dall’ASI una zona alla societĂ  Policlinico Italia Srl per la realizzazione di un Polo ospedaliero convenzionato. Certo che con queste due autorizzazioni confliggenti anche all’ASI in fatto di “distrazioni” non scherzano e la ASL invece, fa sul serio?

Nel frattempo, i problemi "politici" sembrano essere la vera prioritĂ  per i nostri consiglieri, impedendo loro di affrontare le questioni dei cittadini. Ma non temete! Invece del tanto atteso parere sanitario negativo i cittadini potranno godersi un meraviglioso docufilm sull’importanza storico/archeologica di Selva dei Muli.
Che consolazione!


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Lo scorso 3 luglio, il Coordinamento dei Comitati No Biodigestori, ha inviato a tutti gli organi competenti, tramite Posta Certificata (PEC), quanto segue:


Oggetto: Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 27-bis parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. progetto “Costruzione e la messa in esercizio di un impianto di produzione di biometano ottenuto dalla digestione anaerobica della frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani” nel Comune di Frosinone in Via Antonello da Messina 2 SocietĂ  proponente: MAESTRALE srl - Registro elenco progetti: n. 111/2019.


In vista della Conferenza di servizi riguardante il Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale
ai sensi dell’art. 27-bis parte II del D.Lgs. 52/2006 e s.m.i. progetto “Costruzione e la messa in
esercizio di un impianto di produzione di biometano ottenuto dalla digestione anaerobica della
frazione organica da raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani”, nel Comune di Frosinone, in Via
Antonello da Messina, n. 2. SocietĂ  proponente: MAESTRALE srl - Registro elenco progetti: n.
111/2019, questo Coordinamento di Comitati ribadisce la sua contrarietĂ  al progetto per le
motivazioni piĂą volte rappresentate, che si integra con quanto segue.
Il verbale dell’ultima riunione della Conferenza di servizi del 04.04.2024 prevede: “La ripresa dei
lavori della presente seduta verrĂ  convocata in data da determinare con apposita nota che comunque
sarĂ  inoltrata almeno 15 giorni prima della data della Conferenza. La seduta si terrĂ  comunque non
oltre il 10.7.2024”.
In data 15.5.2024 la Direzione regionale Ambiente, cambiamenti climatici, transizione energetica e
sostenibilitĂ  parchi, ha inviato una comunicazione alla SocietĂ  per chiedere la verifica delle matrici
ambientali e l’immediato adempimento del Piano di caratterizzazione, puntualizzando che in presenza
di ulteriori carenze la Regione deciderĂ  in base alle risultanze agli atti, “eventualmente anche con
l’archiviazione del procedimento.”
Ai fini dell’approvazione del PAUR, riteniamo che il Sindaco di Frosinone non abbia espresso,
nell’ambito dell’AIA, il parere sanitario obbligatorio, con prescrizioni motivate, ai sensi degli artt.
216 e 217 del Regio Decreto 7 luglio 1934, n. 1265 (Testo unico delle leggi sanitarie), richiamati nel
Codice ambientale n. 152/2006 all'art. 29-quater e nella Legge comunitaria del 20 novembre 2017, n.
167.
Il Sindaco quindi, alla luce delle preoccupanti risultanze, non avendo espresso il suo parere
obbligatorio non ha sottoposto alla Conferenza di servizi i risultati sanitari, di recente pubblicazione,
emersi dai rapporti Eras e progetto Indaco, (allegati alla presente).
Lo stesso dicasi per la Asl che, alla luce delle preoccupanti risultanze, avrebbe potuto rivedere il suo
parere positivo condizionato.
Il Comune avrebbe dovuto approvare la variante urbanistica in base alla Direttiva Seveso, di
emanazione europea, per la prevenzione e il controllo dei rischi di incidenti rilevanti connessi con
sostanze pericolose.
Resta pendente la questione della presunta validitĂ  del nulla osta rilasciato dal Consorzio ASI, in data
01.06.2022, alla SocietĂ  Maestrale srl.
NĂ© risulta al momento risolta in favore della medesima SocietĂ  la questione della distanza minima di
1.000 metri, tra l’erigendo impianto della SocietĂ  ed il progetto “Intervento edificatorio Policlinico
Italia srl. Assegnazione C.d.a n. 202 del 04.08.2023”, sollecito del 20.04.2023 indirizzata dal
proponente al Consorzio ASI.
Nel richiamare tutte le precedenti carenze e lacune oggetto delle nostre osservazioni, a cui né la
Regione, né il proponente hanno risposto ed in considerazione di quanto rappresentato con la
presente, il progetto deve ritenersi archiviato.
Coordinamento:
- Comitato No biodigestori a Frosinone – Valle del Sacco
- Comitato Residenti Colleferro
- Cittadini della valle del Sacco Sgurgola-Anagni.

Frosinone, 02/07/2024

...compresi i seguenti allegati:

- Relazione_eras2023
https://drive.google.com/file/d/10IgLpo0r72w8g4F3Njon7fL_ryEfO0U5/view?usp=sharing

- INDACO-Rapporto-sorveglianza-e-biomonitoraggio_finale-1
www.progettoindaco.it/wp-content/uploads/2024/05/INDACO-Rapporto-sorveglianza-e-biomonitoraggio_finale-1.pdf

.

𝕍𝕒𝕝𝕝𝕖 𝕕𝕖𝕝 𝕊𝕒𝕔𝕔𝕠, 𝕝𝕒 𝕤𝕡𝕖𝕔𝕦𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕚 𝕗𝕖𝕣𝕞𝕒

  đť•Ťđť•’đť•ťđť•ťđť•– đť••đť•–đť•ť 𝕊𝕒𝕔𝕔𝕠, đť•ťđť•’ 𝕤𝕡𝕖𝕔𝕦𝕝𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 đť•źđť• đť•ź 𝕤𝕚 đť•—đť•–đť•Łđť•žđť•’ In attesa della conferma ufficiale dell'archiviazio...