Invece della bonifica del SIN della Valle del Sacco arriva la grande speculazione energetica.
Prolifera il numero di progetti per gli impianti fotovoltaici ed agro-fotovoltaici a terra sui terreni agricoli tra scarne informazioni, frammentarie e incomplete, di cui si stanno facendo carico esclusivamente comitati e attivisti locali.
Sono loro che, a costi insopportabili di tempo ed energie, rincorrono progetti e procedimenti, informando una popolazione ignara, che difficilmente vedrà sodisfatto il suo diritto alla trasparenza dagli esponenti politici locali.
Nel trattamento dei rifiuti, con il beneplacito di Legambiente, si autorizzano biodigestori anaerobici, destinati alla produzione di biometano attraverso il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU).
L’impianto di Anagni da 84.000 tonnellate di rifiuti umidi soddisfa il doppio del fabbisogno provinciale (contrario il circolo locale di Legambiente), mentre è stato archiviato il procedimento per autorizzare l’impianto della Maestrale Srl di Frosinone per carenze progettuali e documentali del proponente.
Rimane in piedi il procedimento per la valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) del progetto della Recall Frosinone Srl nel Comune di Patrica.
L’impianto da 100.000 tonnellate di FORSU l’anno è previsto ai confini tra Frosinone e Patrica, a ridosso della discarica di Via Le Lame, priva di presidi ambientali adeguati, nell’area della ex Siporex per la quale il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha nel luglio del 2023 approvato il piano di caratterizzazione.
Come riferitoci da componenti di comitati locali si sta procedendo in loco con le misurazioni e i rilievi da mesi, mentre tutto tace sul procedimento di V.I.A. regionale, fermo ad una controversa Conferenza di Servizi del 10 dicembre 2019 a firma di Flaminia Tosini.
Per gli impianti fotovoltaici al momento nessuna Amministrazione pubblica ha messo a disposizione un database aggiornato dei progetti, una mappa ricognitiva sul numero e la grandezza dei progetti in corso di approvazione o autorizzati e sul totale degli ettari di suolo fertile impegnati.
Allo stesso modo, per gli impianti di produzione di biometano, non vi è nessuna modifica in vista del Piano rifiuti regionale, che ponga un freno alla possibilità di vedere la nostra provincia inondata dalla frazione umida organica di rifiuti prodotta altrove.
È necessario ed urgente un atto di indirizzo politico per chiedere alla Regione una moratoria, con lo scopo di sollecitare l’Istituzione sovraordinata ad approvare la legge sulle aree idonee e a difendere la Valle del Sacco, sia per gli impianti fotovoltaici, sia per gli impianti di produzione di biometano.
Inoltre, si sentono nuove voci riguardo al progetto di un nuovo aeroporto civile a Frosinone, dimenticando per l'ennesima volta che non abbiamo bisogno di nuove fonti di inquinamento perché ne abbiamo già abbastanza.
Questa terra ha bisogno di bonifiche, non di nuove aggressioni irreversibili.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo.
Il coordinamento di:
- Comitato No Biodigestore a Frosinone – Valle del Sacco
- Comitato residenti Colleferro
- Cittadini della Valle del Sacco Sgurgola - Anagni
- Blog Frosinone Bella e Brutta
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